Domenica Paviglianiti è una delle educatrici che lavorano al Villaggio per Crescere di Bagaladi, in Calabria.
Ma cosa significa “lavorare al Villaggio”? Oggi, dopo più di un anno di progetto, abbiamo cercato di farcelo raccontare, a partire dall’idea che ha di sé all’interno dell’equipe.
«Sono la rompi scatole del Villaggio, mi definiscono scrupolosa e riflessiva, mi piace avere tutto sotto controllo. E se non basta ho sempre in tasca la carta di riserva. Mi piacciono le sfide, e davanti ad un bivio scelgo sempre la strada più difficile, perché è quella che mi dà maggiore soddisfazione.
Anche il Villaggio è una sfida?
Sì. Il Villaggio è un po’ una carreggiata con ostacoli, sfide, difficoltà, ma priva di segnali ed indicazioni, dove educatrici ed educatori assumono le vesti di “vigili”, ripulendo e segnalando la strada con le giuste indicazioni. C’è un tempo dove si corre, un altro dove devi rallentare, e un altro ancora dove devi fermarti.
Fermarti, ad ascoltare, ad ascoltarti!
Ma nonostante la sfida continua, il Villaggio è il mio posto ideale, è un esperienza di crescita bellissima, non solo professionale ma anche personale perché posso prendermi cura in maniera costante dell’intera famiglia e non solo di bambini e bambine.»
Se ti intervistasse un bambino cosa ti chiederebbe?
«Il mio colore preferito! Ahahahahah. E la risposta sarebbe il verde. Perché mi trasmette calma e serenità.»
Verde speranza?
«Sì, la speranza è che il Villaggio diventi universale, perché credo che ogni famiglia abbia bisogno, di uno spazio dove possa sentirsi libera di essere se stessa senza giudizio.»
Una frase che rappresenta il tuo lavoro al Villaggio?
«È solo lavorando in modo globale che possiamo raggiungere un benessere sociale»