L’approccio Touchpoints è stato introdotto dal dottor Barry Brazelton negli Stati Uniti molti anni fa ed è arrivato in Italia in tempi abbastanza recenti. Principalmente dedicato alla pratica pediatrica, è in realtà adatto e utile a chi si occupa di supporto alle famiglie e sostegno alla genitorialità, poiché permette di individuare delle “finestre” nella vita dei bambini e delle bambine, a partire dalla gravidanza e fino ai sei anni.
“Finestre” che sono quelle del cambiamento. I bambini e le bambine, infatti, hanno uno sviluppo che non è lineare e, molto spesso, li vediamo fare come dei “saltini”, saltini che molto spesso cambiano gli equilibri delle relazioni, dei ritmi, di una famiglia e delle singole persone.
L’approccio Brazelton si basa proprio sulla capacità del pediatra, dell’équipe educativa, di leggere e conoscere bene in questi momenti, questi touchpoints, che non sono altro che dei punti di contatto in cui entrare in relazione con i genitori e con i più piccoli, non tanto come esperti ma come facilitatori di un percorso di conoscenza reciproca dove mamme, papà e le persone che si occupano di quel bambino o di quella bambina sono per primi i migliori conoscitori di ciò che sa fare, di quali siano le sue competenze
e dove si stia manifestando il cambiamento, per diventare parte attiva
e integrante di tutto il processo della crescita.
Un approccio che è perfetto per i nostri Villaggi, luoghi dove genitori e bambini si trovano assieme, con il supporto delle educatrici e degli educatori, proprio per condividere quelle che possono essere sia le gioie sia le criticità dell’occuparsi di un bambino molto piccolo.