Parola di Villaggio: Genitorialità

Parola di Villaggio: Genitorialità

*** Parola di Villaggio | Genitorialità ***
Quella citata è la 𝗱𝗲𝗳𝗶𝗻𝗶𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 a cui si approda digitando il termine “genitorialità” su Treccani.
Un difetto che hanno le definizioni è che, per certi termini, rischiano di ridursi a un “in poche parole” che 𝗱𝗶𝗳𝗳𝗶𝗰𝗶𝗹𝗺𝗲𝗻𝘁𝗲 𝗹𝗮𝘀𝗰𝗶𝗮 𝘀𝗽𝗮𝘇𝗶𝗼 𝗮𝗹𝗹𝗮 𝗰𝗼𝗺𝗽𝗹𝗲𝘀𝘀𝗶𝘁à. La parola “genitorialità” a ben vedere è uno di quei termini.
Sarà per quel “𝗶𝗱𝗼𝗻𝗲𝗶𝘁à” che ci fa un po’ drizzare le antenne e ci pone davanti a diversi interrogativi: “Chi decide se una persona è idonea o meno?”, “Quali e quante sono le qualità necessarie per esserlo?”, “E in quale momento queste qualità devono esprimersi?”, e soprattutto “C’è qualche persona là fuori che nella sua avventura da genitore si sia mai sentito veramente idoneo per un tempo abbastanza lungo da registrarne la sensazione?”.
Sarà che qualsiasi definizione non può che far fatica a rappresentare il dinamismo e l’ambiguità costitutivi dell’esperienza del diventare genitori: perché 𝗴𝗲𝗻𝗶𝘁𝗼𝗿𝗶 𝗻𝗼𝗻 𝘀𝗶 𝗱𝗶𝘃𝗲𝗻𝘁𝗮 𝘂𝗻𝗮 𝘃𝗼𝗹𝘁𝗮 𝗲 𝗯𝗮𝘀𝘁𝗮, 𝗺𝗮 𝘁𝘂𝘁𝘁𝗶 𝗶 𝗴𝗶𝗼𝗿𝗻𝗶 𝘂𝗻 𝗽𝗼’.
C’è chi la definisce un’arte, chi un apprendistato senza fine, chi una professione, chi un ruolo… metafore prese in prestito per un’esperienza per cui si è sempre troppo tentati di cercare 𝗿𝗶𝗰𝗲𝘁𝘁𝗲 𝗺𝗮𝗴𝗶𝗰𝗵𝗲 dal sicuro risultato. Anche quando il risultato non è altro che un gradino a cui appoggiarsi per il passo successivo.
A volte si va in salita, a volte in discesa… ai Villaggi però le scale ci piace farle assieme!
“Molto, e sempre più, utilizzato in questi ultimissimi anni, il termine ‘genitorialità’ sta a indicare non tanto l’essere genitori ma il sentirsi tali, o meglio le modalità con cui questo sentirsi tali si esprime. È un modo di sentirsi e di essere che si costruisce a poco a poco, a partire dall’esperienza di essere figli o figlie e di prendersi cura di altri, più piccoli per età o per bisogno di accudimento. È un processo lungo, sempre in divenire e che può esprimere capacità e risorse anche in quanti vivono difficoltà e fragilità di vario tipo.” (Giorgio Tamburlini)