Difficile scegliere un’illustrazione sola, ce ne vorrebbe una per ogni giornata che si vive al Villaggio, sempre nuova sempre diversa.
Ma un minimo comune denominatore c’è ed è la ricchezza di sguardi e parole che riusciamo a donarci nelle due ore che passiamo assieme di volta in volta. Una reciprocità che fluisce all’interno dei cerchi spontanei che si creano tra mamme e papà che si conoscono a volte lì per lì, da pochi minuti.
E così abbiamo scelto “Ci sono mamme”, un libro che ci racconta di quanto diverse possono essere le declinazioni di mamma, ognuna con la propria forza, ognuna con la propria fragilità. Una fragilità che sembra parlarci di solitudine pagina dopo pagina ma…
“Ma un giorno le Mamme […] si incontrano, si guardano, e si riconoscono.
La tristezza riflessa negli occhi delle altre diventa più piccola.
Così decidono di incontrarsi ancora per bere del tè e per parlare, parlare, parlare…
Ognuna si prende qualcosa dalle altre: Si scambiano la pioggia, le macchie, le tempeste, le nuvole.
La Mamma cristallo si sente meno fragile, la Mamma cucita inzia a parlare […].
Insieme si colorano di nuovo.”
Lasciamo a voi il compito di recuperare questo piccolo ma denso libro e leggere le ultime righe.
E nel leggerle immaginare che ci sono luoghi dove l’esserci l’uno per l’altro vale tanto quanto il fare, se non di più. E il Villaggio è uno di questi.
Potremmo poi scrivere un libro tutto nostro sulla falsa riga di questo. Perché così come “Ci sono mamme” ai nostri Villaggi “Ci sono papà”. Scelgono di passare del tempo con altri papà e altre mamme, con i propri bambini e bambine, scelgono di portare un po’ di sé all’interno di quei cerchi nati forse con il desiderio di trovare qualche risposta o “per vedere di nascosto l’effetto che fa”. Ci sono mamme, ci sono papà… Tanti quanti sono i genitori che vediamo ai Villaggi. E noi speriamo di poter essere sempre quel luogo dove decidere “di incontrarsi e parlare, parlare, parlare…”
[Illustrazione di Viola Gesmundo tratta da “Ci sono mamme” Matilda Editrice]